Caustico, labrintico, ad alta definizione: il ritratto lirico e ironico di una donna alle prese con l'amore e altri disguidi del mondo e della Storia. Il capolavoro di una scrittrice d'impareggiabile maestria. "Ricominciava la giostra sfiancante dell'innamoramento. Al diavolo la curiosità, ormai ho visto di cosa si tratta, come scrisse un cantore poi divenuto Papa: lunghi tutti, brevi risa, piccoli odori, grandi timori. Chi ama sta per morire e non muore mai. Perché continuo a immischiarmi in queste sciocchezze? Sono così brava a iniziare le storie d'amore perché sono addestratissima a farle finire. Sono campione mondiale di rottura di legami forti e deboli". «Una volta c'erano in Italia giornalisti che erano anche scrittori, avevano qualcosa da dire e sapevano dirlo. Oggi ne sono rimasti ben pochi: fra loro c'è Daniela Ranieri» – Alessandro Barbero «Dolce nel disincanto, feroce nella tenerezza. I suoi personaggi sono tragici, epici, comici e fragili come tutti noi. Nessuno in Italia scrive come Daniela Ranieri» – Maurizio Crosetti «Potente, labirintica, pietrosa (di quelle pietre che diciamo preziose) è la scrittura di Daniela Ranieri: un impasto tra l'ingegneria di Gadda, il barocco di Bufalino, il bisturi di Kafka, il martello di Nietzsche e l'onestà silenziosa di Marco Aurelio» – Vito Mancuso. Premio Campiello Selezione Giuria dei Letterati.